Microazioni Montane

Microazioni Montane

Promossa la prima edizione del bando per la progettazione e l’autocostruzione di microspazi nelle valli montane.

Nella cornice di Vione Laboratorio Permanente, l’Associazione ARCA Architetti Camuni, in collaborazione con Studioser e con il supporto della Comunità Montana di Valle Camonica, del Comune di Vione, dell’Ordine degli Architetti di Brescia e altri partner pubblici e privati, annuncia l’apertura del bando per la prima edizione di MICROAZIONI MONTANE.

L’iniziativa, attraverso la progettazione e l’autocostruzione, si pone come obbiettivo l’attivazione di microspazi condivisi per le comunità di montagna.

MICROAZIONI MONTANE è un’opportunità unica per riflettere sulla trasformazione dei luoghi attraverso progetti che possano valorizzare gli spazi della quotidianità nei piccoli nuclei di montagna.
Il concorso coinvolge le frazioni di Vione, Canè e Stadolina all’interno del territorio comunale vionese, con l’obiettivo di creare tre micro interventi destinati a diventare punti di incontro, di riflessione e di comunità. I progetti vincitori saranno realizzati grazie al coinvolgimento delle maestranze locali, favorendo la conservazione delle tradizioni artigianali, attraverso un’autocostruzione consapevole e rispettosa del contesto. La collaborazione con la comunità e la valorizzazione della cultura e delle risorse locali sono al centro dell’iniziativa.
L’ascolto della gente è stato il punto di partenza di un percorso dall’esito non certo, ma sicuramente di coinvolgimento reciproco.

I tre ambiti di intervento, ciascuno legato a un particolare aspetto della vita montana, sono:

  • Vione: “L’età di una comunità” – Il luogo dell’incontro.
  • Stadolina: “Il verde alle porte” – L’asilo nelle sue pertinenze.
  • Canè: “La montagna del lavoro e dell’alpinismo” – La materia in un racconto.

Ogni progetto dovrà rispondere ai criteri di funzionalità, sostenibilità e rispetto dei luoghi al fine di lasciare uno spazio il più possibile condiviso.

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando persone singole, collettivi e gruppi informali. Ogni partecipante può candidare da 1 a 3 progetti, uno per ciascuna delle tre categorie previste.
È obbligatorio che ogni gruppo di progettazione includa almeno un architetto o studente di architettura. Le modalità di iscrizione sono contenute nel documento ufficiale del bando.

Scarica il Bando – Microazioni Montane


Input e location

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Il borgo di Vione, con le sue frazioni, così come molti borghi alpini, a partire dagli anni ’60 ha vissuto uno spopolamento costante.

Gli uomini lavoravano come contadini, scalpellini, minatori e boscaioli e le donne curavano la campagna e gestivano l’economia domestica, ogni famiglia aveva un maiale e/o dei bovini e, soprattutto le donne, si incontravano alle numerose fontane del paese per lavare i panni.

La definizione socioculturale del paese di un tempo si rifletteva nello spazio pubblico del borgo, un aspetto identitario che è andato scemando con l’avvento del boom economico e con il progressivo spopolamento e che ha determinato un impoverimento nell’uso e nella permanenza nello spazio pubblico un tempo vivacemente utilizzato per socializzare.

Per riflettere su tale tematica, MM Microazioni Montane propone la definizione di interventi minimi nello spazio urbano pubblico del territorio di Vione e delle sue frazioni Cané e Stadolina.

L’obiettivo è quello di definire una strategia attraverso la proposta e la costruzione di una microazione tesa a riabitare lo spazio pubblico vionese, proponendo nuovi usi in grado di promuovere un’esperienza condivisa degli ambiti scelti:

  • Come possiamo rendere gli spazi pubblici dei nostri borghi alpini inclusivi, sostenibili e vivaci?
  • Come microazioni possano ispirare cambiamenti permanenti?
  • Come instaurare un legame tra i progettisti e la comunità, affinché gli interventi vengano riconosciuti e amati dalla gente, e siano in grado di rispondere veramente alle lore ambizioni?

 

I luoghi 2025

Le tematiche e i luoghi di progetto, definiti grazie e attraverso la condivisione e il confronto con la comunità locale, sono di seguito elencati e verranno definiti dei paragrafi successivi.

 

1 VIONE:

“L’età di una comunità”: Il luogo dell’incontro.
Centro storico Vione.

https://maps.app.goo.gl/suk3HSRck18duXFk8

Il sistema urbano di Vione è un sistema compatto, tipico dei borghi medievali alpini, caratterizzato da una fitta rete di viottoli selciati che si infrattano tra le costruzioni storiche del borgo e tra gli antichi tabià, costeggiano l’antica Università medievale, si infiltrano all’interno delle mura del castello, e sfociano in piccole e raccolte piazze spesso definite da grandi e preziose fontane realizzate con i marmi locali, come il marmo di Canè, intorno alle quali le donne di un tempo si ritrovavano per lavare i panni, facendone un catalizzatore sociale a tutti gli effetti, luogo di incontro e di racconto.

Correre tra i vicoli del borgo e già di per sé una preziosa caccia al tesoro, fermarsi intorno alla fontana ad ascoltare gli antichi racconti è il premio ambito.

È su questo sistema urbano e sociale che MM2025 vuole lavorare, per far riscoprire ai più piccoli il gioco urbano dello spazio pubblico e per risvegliare i luoghi delle fontane come luoghi sociali di aggregazione e scambio tra le varie generazioni.

2 STADOLINA:

“Il verde alle porte”: L’asilo nelle sue pertinenze.
Ex Asilo Infantile, Stadolina

https://maps.app.goo.gl/UVyzmaBvSCfspiiA6

L’ex asilo di Stadolina, un tempo luogo chiave per la vita sociale del borgo, oggi in stato di abbandono e in cerca di una nuova identità come luogo d’incontro per accogliere abitanti e turisti, è il luogo dove il verde del bosco circostante si addomestica e si fa spazio comunitario: alle sue spalle orti privati terrazzati e sul suo fronte il suo giardino verde.

Questo giardino verde offre una prima occasione di rigenerazione e riappropriazione dello spazio sociale, di cui gli alberi da frutto superstiti si fanno capofila: è qui che MM2025 vuole intervenire al fine di restituire alla socialità la porta verde dell’ex asilo, in attesa che esso possa riaprirsi alla sua comunità.

3 CANÈ:

“La montagna del lavoro e dell’alpinismo”: La materia in un racconto.
Belvedere Piazza San Gregorio, Centro Storico Cané

https://maps.app.goo.gl/6FmFsiTEAM7edFCg6

Cané. La frazione di Vione che apre le porte alla montagna.
Una montagna alla quale il borgo è da sempre strettamente legato e che ha mutato profondamente significato nel corso del tempo.
La montagna antica: luogo di lavoro e sofferenza, luogo di estrazione dei materiali, come il marmo di Cané con il quale son costruite le stesse fontane vionesi, o come il calcare di Blés, con il quale si produceva la calce per le costruzioni locali.
La montagna contemporanea: la montagna dello sport e del tempo libero, degli escursionisti e degli alpinisti, che attraversano le vie di Cané per raggiungere le più alte cime.
Le vie e gli spazi pubblici di Canè si son fatte testimoni di questo cambiamento, attraversate dai blocchi di marmo e dal rumore dei carri prima, e dagli escursionisti dopo, hanno visto mutare i loro frequentatori e il loro modo di essere vissute.

MM2025 vuole raccontare questo rapporto, quello dello spazio pubblico e del borgo di Cané con la montagna vicina, esplorando i diversi modi di vivere il luogo.
Il belvedere della Chiesa di San Gregorio in via Trieste e il piccolo sfondato a volta a botte in un muro del centro storico identificano due piccoli ambiti dello spazio pubblico di Cané che sono alla ricerca di una definizione e di un’intensificazione d’uso e possono farsi portavoce di questa Storia di Montagna.

Presentazione e invio

Format di presentazione

N. 1 A3

Il PDF formato A3 (peso massimo 10 MB) dovrà contenere le informazioni visive (schizzi a mano, disegni digitali 2/3D, render, fotomontaggi ecc.) circa la natura concettuale, formale e di allestimento dello spazio proposto in forma progettuale (non servono disegni esecutivi in questa fase).

N. 1 A4

Il PDF formato A4 (peso massimo 2 MB) dovrà contenere il vostro racconto attraverso 1500 caratteri e una bozza dei costi relativa ai materiali e alla realizzazione del progetto.

Invio dei progetti

I progetti dovranno essere inviati via email a: info@architetticamuni.it

Agenda e info

Agenda e scadenze

  • 20 dicembre 2024 – Apertura del bando
  • 12 febbraio 2025 – Termine per la consegna delle proposte
  • 24 febbraio 2025 – Comunicazione dei vincitori

Giurie e criteri di valutazione

I progetti saranno valutati da una giuria tecnica:
⁃ Tiziano Schürch, architetto – studioser – presidente di giuria
⁃ Lara Monacelli Bani, Archietto – Atelier Remoto
⁃ Francesco Guaini, Architetto – artista
⁃ Irene Cominini, Architetto – ARCA
⁃ Marco Garau, Architetto – ordine degli architetti di Brescia
e da una giuria popolare formata dai rappresentanti delle comunità di Vione, Canè e Stadolina.

Organizzazione e coordinamento

Il comitato organizzativo è composto da:
⁃ Mauro Fontana (ARCA) – coordinatore
⁃ Luigi Sterli – Comune di Vione
⁃ Fabio Sandrini – fotografo
⁃ Lara Antonioli – collaboratore Arca
⁃ Beatrice Mercanti – collaboratore Arca

Premi

I progetti vincitori saranno realizzati sul campo con un budget previsto per ogni intervento, oltre a vitto
e alloggio durante le fasi di workshop.

Ufficio Stampa

Associazione ARCA Architetti Camuni Email: info@architetticamuni.it
Sito web: www.architetticamuni.it

Partner

Partner

VIONE LABORATORIO PERMANENTE è un progetto pluriennale di rigenerazione di una piccola comunità alpina, Vione, in alta Valle Camonica (provincia di Brescia) che riconosce un alto valore al proprio patrimonio edilizio storico su cui è necessario innestare operazioni di recupero strutturale, architettonico, energetico e funzionale. Maggiori informazioni su vionelab.it

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